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Ottava

Santa Venera: vergine, martire e predicatrice

La Patrona della città di Avola è Santa Venera, una martire cristiana vissuta durante il II secolo d.C. Purtroppo le notizie sulla vita di questa Santa sono poco chiare, infatti appare in diverse fonti ma con varianti nel nome: Venera, Veneranda o Parasceve. Il culto di Santa Venera, celebrato già nel periodo bizantino, probabilmente si affermò in Sicilia con maggior forza nel periodo normanno, oltre ad Avola, nelle città di Grotte e Acireale (delle quali è anche Patrona), e ad Acicatena (dove secondo la tradizione fu decapitata).
Presso il sito di Avola Antica esisteva una chiesa dedicata alla Santa che a partire dal 1647 divenne Patrona della città. Dopo il terremoto del 1693 e in seguito alla ricostruzione della città di Avola, fu progettata e realizzata una nuova chiesa intitolata alla Santa (oggi in Piazza Teatro). All’interno dell’edificio religioso è possibile ammirare, nei giorni della festa, la statua che nel 1863 fu commissionata nella parte lignea al napoletano Raffaele Abbate e nel rivestimento in lamine d’argento al catanese Emanuele Puglisi Caudullo.
Per ricostruire i festeggiamenti in onore di Santa Venera tra Settecento e Ottocento è possibile desumere delle informazioni da alcune cronache del tempo, e dallo scritto di Bianca, Descrizione delle feste triduane di Santa Venera solennizzate nel mese di luglio del 1858, dato alle stampe nello stesso anno.
Fino all’inizio del Novecento, come per la festa di San Sebastiano, i festeggiamenti duravano tutto il mese e iniziavano con lo scampanio mattutino del primo giorno di luglio, inoltre nove giorni prima del 26 iniziava tra lodi e musiche la novena.
In occasione della festa, la piazza centrale veniva illuminata con delle lampade sferiche di cristallo e qui venivano allestiti dei tavoli per la vendita dei dolci e delle caramelle (i sanfirricci), di giocattoli e trombette per i bambini e di articoli di merceria.

Statua Santa Venera
S. Venera, statua lignea con lamine d’argento, 1863-64, foto Marco Tossani

Nelle ore pomeridiane avevano luogo le corse dei cavalli, questa tradizione crebbe nel tempo, tanto da essere istituito il “Palio ippico Santa Venera” della durata di quattro giorni, ma nel 2006, per motivi di sicurezza venne soppresso dalla Prefettura.
Anticamente la processione solenne si svolgeva il 26, ma successivamente la festa venne trasportata all’ultima domenica di luglio. La Santa patrona viene ricordata ad Avola anche il 14 novembre, giornata in cui viene celebrata la traslazione delle reliquie. In questa occasione viene riaperto il sacello che custodisce la statua che viene incenzata tra i canti e le preghiere dei fedeli.
La giornata più importante della festività è l’ultima domenica di luglio con l’offerta del cero votivo alla Santa patrona da parte dell’Amministrazione comunale e con la processione serale che si snoda tra le vie cittadine e il suo arrivo in piazza Umberto I.
Il giorno seguente (u lunedì ri Santa Vennira) rappresentava per molti un giorno di riposo dal lavoro, ma anche le attività che venivano svolte in questa giornata hanno subito un’evoluzione; nel passato i contadini o coloro che lavoravano in campagna eseguivano, con l’aiuto della famiglia o di parenti, la raccolta o la smallatura delle mandorle, invece gli appartenenti ai ceti più abbienti trascorrevano la giornata al mare, mangiavano in spiaggia e facevano alcuni giochi di abilità fisica. Successivamente divenne un giorno di svago un po’ per tutta la comunità avolese.
Oggigiorno, turisti e residenti, dopo aver trascorso la giornata in spiaggia, passeggiano nelle ore serali lungo le strade del centro storico in attesa del concerto, con artisti conosciuti nel panorama nazionale e internazionale, che ogni anno si tiene in Piazza Umberto I. La serata si conclude con un grande evento pirotecnico.
Un altro imperdibile appuntamento della festa di Santa Venera è l’ottava, ovvero la domenica successiva. Nel passato era una giornata di festa che si trascorreva in famiglia, spesso si stava in spiaggia o chi aveva la possibilità faceva una gita in barca; la giornata terminava con una processione serale della statua della Santa che percorreva un itinerario più lungo e interessava anche i quartieri della città. Per quanto riguarda gli ultimi due decenni, l’ottava di Santa Venera, risulta essere una ricorrenza particolare per la comunità avolese e per i turisti che la frequentano soprattutto nel periodo estivo. Nelle ore pomeridiane la gente si raduna al Borgo marinaro o sosta lungo il litorale di Avola, per assistere alla processione delle imbarcazioni che dal 2023 parte dal porticciolo di Falaride per poi arrivare al Borgo marinaro. La prima imbarcazione trasporta una copia della statua di Santa Venera, il parroco e il diacono della chiesa di Santa Venera, e alcuni membri dell’Amministrazione; dietro di essa si snoda un corteo di pescherecci, barche e motoscafi.
Dopo l’attracco viene celebrata la messa presso il palco allestito per l’occasione.

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